• Pubblicata il
  • Autore: ENRICO '93
  • Categoria: Racconti gay
UN POMERIGGIO GAY – Gran Canaria (SP) - Arezzo Trasgressiva
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  • Autore: ENRICO '93
  • Categoria: Racconti gay

UN POMERIGGIO GAY – Gran Canaria (SP) - Arezzo Trasgressiva

Ore 14,30. Con una mano tra le gambe e il cuore in fibrillazione, ero disteso sul letto e fissavo il soffitto. Fuori c'era un clima rovente, il sudore scorreva sul mio addome e sulle cosce. Ero nudo e diversi pensieri mi martellavano il cervello, stressandomi. Avevo bisogno di rilassarmi, così ho iniziato a masturbarmi. All'improvviso ho sentito girare la chiave della porta d'ingresso. Mi sono coperto col lenzuolo e ho fatto finta di dormire. Nico, il mio compagno, animatore turistico pure lui, era tornato prima del solito. L'ho sentito avvicinarsi al letto, le sue mani mi hanno carezzato i capelli e lui ha sorriso. 
- Cosa stai facendo?
Chiese, chinandosi su di me e costringendomi a mettere la faccia sul cuscino. 
- Niente di speciale...
Sentivo le sue mani ruvide palpare il mio culo. Si è tolto i bermuda rapidamente, aveva il membro già eretto, ha afferrato le natiche divaricandole e strofinandocelo sopra. Mi ha inculato così, a secco, e all'inizio il dolore mi faceva tremare e lacrimare. La lingua mi scivolava sul collo e il suo uccello ormai era tutto dentro di me, caldo e rigido. 
Ho contratto lo sfintere anale per sentirlo ancora di più e stavolta è stato lui a lamentarsi. Ancora una volta ho contratto i muscoli e ho cercato di tenerlo dentro il più a lungo possibile. 
Ogni tanto si alzava col busto e mi sculacciava con violenza. Le chiappe arrossivano ad ogni colpo e aumentavano la sensazione di piacere. Nico entrava e usciva col cazzo con un ritmo affascinante.
Con una mano mi ha stretto sotto l'addome, iniziando a massaggiare i testicoli e il mio pene duro. Mentre lui continuava a possedermi, gemevo e godevo col cazzo e col culo come un animale senza controllo. 
Dopo aver macchiato il lenzuolo col mio sperma, ho sentito che anche lui stava per raggiungere l'orgasmo. Infatti è uscito da me con l'uccello gonfio e pulsante e ha rovesciato una pioggia di schizzi caldi sulle mie natiche e sul letto. 
E' stato stupendo. Sono rimasto a rilassarmi con la faccia sepolta nel cuscino per almeno 10 minuti. 
Poi ho sentito le sue labbra tornare all'attacco. Mi ha girato lentamente baciandomi e leccandomi dal collo al ginocchio. Il mio corpo era coperto di sudore, ma questo lo eccitava di più. L'alta temperatura e l'intensa attività sessuale non lo rallentava, anzi.
Come sempre, il mio Nico aveva un aspetto delizioso, i capelli nerissimi sudati, gli occhi marroni profondi e il suo sorriso bianco gli facevano brillare il viso. Potevo ammirare la sua lingua muoversi sul mio corpo e la sua testa fermarsi per incrociare il mio sguardo. Era fantastico. 
- Ti voglio ancora...
Ha mormorato.
- Anch'io... 
Ho replicato, lasciandomi mordicchiare e leccare i testicoli. Presto la lingua è salita e la sua bocca ha ingoiato il mio pene già quasi eretto. Ho gridato quando un altro orgasmo ha scosso il mio corpo e i suoi occhi erano pieni di orgoglio.
Adoro i pomeriggi estivi a Gran Canaria, soprattutto quando tutti i clienti sono in camera a riposare, l'hotel è tranquillo e Nico finisce il turno presto.

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