• Pubblicata il 06/09/2025
• Autore: Luka1976bsex
• Categoria: Racconti erotici trans

Una donna con la sorpresa - Arezzo Trasgressiva

Era una sera calda, il bar illuminato da luci soffuse. Entrasti e ti sedesti al bancone, ordinando da bere. Non ci volle molto per notarla: alta, bellissima, capelli rossi raccolti in modo elegante, vestito aderente che lasciava intuire ogni curva. I suoi occhi ti trovarono subito e il sorriso che ti lanciò era un invito.

Lei si avvicinò senza esitazione, si sedette accanto a te e iniziò a parlare. La sua voce era bassa, morbida, ma sicura. Ogni frase che diceva accorciava la distanza fra voi. Le tue mani erano ferme sul bicchiere, ma sentivi il battito accelerare. Dopo pochi minuti, ti propose di andare a casa sua. Non ci pensasti due volte: annuisti e ti alzasti.

Fuori, il tragitto fu breve, carico di tensione. Quando la porta del suo appartamento si chiuse alle vostre spalle, lei si voltò verso di te e ti guardò dritto negli occhi. «Devo dirti una cosa,» disse, «sono trans.» Ci fu un attimo di silenzio, poi sorridesti e le dicesti che volevi restare.

Quel sorriso la sciolse. Si avvicinò a te con passo lento, posò una mano sul tuo petto e ti spinse leggermente contro la parete, senza distogliere lo sguardo. Le luci soffuse rendevano la scena quasi irreale. Si chinò vicino al tuo viso, così vicina che sentisti il suo respiro.

Vi muoveste insieme verso il divano, lei sempre davanti a te, guidandoti. Ti fece sedere e rimase in piedi, dominando la scena per un momento, lasciandoti guardare. Poi si chinò, ti sfiorò il viso e si sedette accanto a te. La distanza era minima, i vostri corpi quasi a contatto.

Ogni gesto diventava più lento, più consapevole. La tensione cresceva, i respiri si facevano più pesanti. La serata continuò così, in un crescendo di complicità e attrazione, fino a quando non ci fu più nulla che vi separasse: solo voi due, il silenzio interrotto dal ritmo dei vostri respiri e il battito dei cuori accelerato.

Quando tutto si placò, rimaneste vicini, esausti e sorridenti, sapendo che quella notte non l’avreste dimenticata.

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