- Pubblicata il 11/08/2025
- Autore: Fabio
- Categoria: Racconti erotici trans
- Pubblicata il 11/08/2025
- Autore: Fabio
- Categoria: Racconti erotici trans
Il corpo che non ti aspetti - Arezzo Trasgressiva
Fabio passava le giornate tra odore di carne fresca e il rumore secco della lama che colpiva il ceppo di legno. Le sue mani, forti e segnate dal lavoro, si muovevano sicure, ma ogni volta che Luana passava davanti alla bottega, perdeva per un istante il controllo del ritmo.
Lei camminava lenta, come se sapesse che ogni suo passo era seguito da occhi affamati. I fianchi oscillavano in una danza naturale, e il suo sorriso era un richiamo irresistibile.
Luana non era una donna qualunque. La pelle ambrata, le gambe lunghe, i capelli lucidi che le cadevano sulle spalle: un insieme di femminilità e potere che lasciava dietro di sé scie di sguardi rapiti. Escort trans per scelta e per vocazione, aveva imparato presto a leggere i desideri negli occhi degli uomini. E negli occhi di Fabio, quel desiderio era un fuoco che ardeva da tempo.
Quel pomeriggio, Fabio la vide entrare in un palazzo elegante.
Il cuore prese a battergli forte, e l’immagine di lei che scompariva dietro quella porta lo colpì come un pugno. Aspettò, fingendo di avere qualcosa da fare sul marciapiede di fronte. Dopo qualche minuto, Luana ricomparve, accompagnata da un uomo con lo sguardo appagato di chi aveva appena conosciuto il paradiso.
La gelosia, calda e bruciante, si mescolò a un’eccitazione ancora più pericolosa. Fabio comprese che non poteva continuare a guardarla da lontano.
Quella sera, senza più esitazioni, si presentò davanti alla sua porta.
Luana lo accolse con un sorriso che non lasciava spazio ai dubbi. «Fabio…» disse, con quella voce calda che gli fece vibrare lo stomaco, «finalmente.»
La stanza era avvolta da luci soffuse. Tessuti morbidi cadevano come veli dal soffitto, e il letto, grande e basso, era coperto da lenzuola di seta color borgogna. Un profumo dolce e speziato riempiva l’aria, insinuandosi nei sensi.
Luana si avvicinò, sfiorandogli il petto con un’unghia. «Che cosa desideri davvero, Fabio?»
Lui non rispose: la prese per la vita e la attirò a sé, baciandola con foga. Le lingue si cercarono subito, intrecciandosi in un bacio umido e affamato.
Le mani di Fabio si mossero sicure, salendo e scendendo lungo il suo corpo, stringendo i fianchi, accarezzando le cosce. Luana sospirò, muovendosi contro di lui in un’oscillazione lenta e provocante.
Con gesti decisi, Fabio la liberò dei vestiti. Il tessuto scivolò giù, rivelando il corpo di Luana: curve morbide, pelle vellutata, un’eleganza sensuale che lo lasciò senza fiato.
Si inginocchiò davanti a lei, baciandole l’interno coscia, sentendo i muscoli fremere sotto le sue labbra. Poi lo vide, eretto e orgoglioso, e senza esitare lo prese in bocca.
Luana gemette, afferrandogli i capelli, guidandolo nel ritmo. «Così… sì…» sussurrava, mentre la lingua di Fabio esplorava ogni centimetro, alternando movimenti lenti a colpi rapidi e profondi.
Ogni suo gemito era carburante per l’eccitazione di Fabio, che si perse in quell’atto come se stesse gustando il più raro dei piaceri.
Ma Luana non era il tipo da restare passiva. Con un gesto deciso, lo fece alzare e si inginocchiò lei stessa, liberandolo della cintura e dei pantaloni. Il cazzo di Fabio, teso e pulsante, si offrì alla sua bocca esperta.
La sensazione era calda, avvolgente, con la lingua che premeva sul lato, creando ondate di piacere che lo facevano gemere.
Fabio la guardava dall’alto, con la mano tra i suoi capelli, incapace di trattenere i movimenti del bacino. «Sei incredibile…» riuscì a dire, con la voce rotta.
Luana si sdraiò sul letto, aprendo le gambe in un invito che non aveva bisogno di parole. «Voglio sentirti dentro… adesso.»
Fabio salì su di lei, le prese le gambe e le portò contro il petto, guidandosi lentamente all’interno. Un gemito simultaneo riempì la stanza.
All’inizio si mosse piano, assaporando ogni sensazione. Ma ben presto il bisogno prese il sopravvento: i colpi divennero più profondi, più rapidi, e il letto cominciò a scricchiolare sotto di loro.
Luana graffiava la sua schiena, lasciando segni rossi, mentre Fabio affondava con forza, il respiro pesante, la bocca sul suo collo per morderla e baciarla.
«Più forte!» gridò lei, e lui obbedì, entrando fino in fondo, sentendo il calore e la stretta che lo avvolgevano completamente.
«Sto per venire…» ansimò Fabio, stringendola come per non lasciarla andare.
«Insieme…» rispose Luana, e con un ultimo, potente affondo, entrambi si abbandonarono all’orgasmo. Il loro piacere esplose in un misto di gemiti, respiri spezzati e tremori che li lasciarono esausti.
Rimasero sdraiati, sudati e intrecciati. Fabio le accarezzava il fianco, ancora incredulo.
Luana sorrise, accarezzandogli il petto. «Ti aspettavo da tempo. E ora sai che il piacere vero non conosce etichette.»
Fabio rise, baciandola sulle labbra. «E so anche che non sarà l’ultima volta.»
Fuori, la notte avvolgeva la città. Dentro, tra lenzuola di seta e corpi caldi, due mondi diversi si erano fusi in uno solo.
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