TRANS EUROPE EXPRESS – 3^ puntata – Berlino (D) - Arezzo Trasgressiva

TRANS EUROPE EXPRESS – 3^ puntata – Berlino (D) - Arezzo Trasgressiva

Con la scusa di essere italiana anch'io, mi sono seduta vicino a lui, gli ho detto che ero di Milano e facevo la modella, gli ho racconto del furto e gli ho chiesto un passaggio. Mirko, il tecnico, probabilmente non aveva mai parlato con una donna così attraente e non è stato difficile convincerlo. Quando poi gli ho chiesti di aiutarmi a portare giù i bagagli (un semplice trolley!), l'ho spinto sul letto e mi sono fatta scopare perché avevo della voglia residua dalla sera prima, è diventato ubbidiente come un cagnolino. Devo dire che lui, 36 anni, perito meccanico, sposato e padre, ha apprezzato molto la mia compagnia. Siamo partiti sul suo furgoncino e abbiamo fatto amicizia.
- Posso fumare?
- Ok, lascia un po' aperto il finestrino e non c'è problema...
Dopo diverse ore di viaggio e di chiacchiere, abbiamo deciso di fermarci a cenare in un autogrill. Maxi hamburger, patatine fritte e un litro di birra. La conversazione era sempre più spontanea, lui era cicciottello ma simpatico, e io ero ancora eccitata dalla notte prima e avevo ancora voglia di cazzo.
Così, dopo circa altri 20 km, alla prima piazzola di sosta, ci siamo fermati per scaricare la tensione sessuale. Siamo passati nel retro del furgone, abbiamo steso una coperta e mi sono spogliata mostrando le mie tette perfette e il culo rotondo che fanno impazzire gli italiani. Lui si è tolto solo i pamtaloni e le mutande, Aveva già il cazzo duro, non era molto lungo, ma davvero incredibilmente grosso.
Si è attaccato ai miei seni, palpandoli e mordicchiando la punta dei capezzoli fino quasi a ferirli. Poi ha provato subito a penetrarmi, io l'ho fermato e mi sono fatta leccare la fica per circa 10 minuti. Era bravo e ubbidiente, la sua lingua eseguiva i miei ordini come se avessi un telecomando. “Più piano... più forte.... in cerchio... su e giù...”.m fino a quando ho avuto un orgasmo breve e liberatorio. 
Ci siamo messi in ginocchio, ha provato a baciarmi in bocca, ma l'ho distratto afferrandogli il pene sempre duro e massaggiandogli le palle. Mi sentivo sempre più eccitata, e solo allora ho deciso di farmi scopare. Gli ho infilato uno dei tanti preservativi che tengo nelle tasche e mi sono messa a pecora per sentirlo di più. Avevo proprio voglia di lasciarmi andare e, mentre lui mi montava, mi sono sgrillettata per godere un'altra volta. Dopo tutti quei preliminari, sapevo che sarebbe durato poco, infatti presto ha cominciato a spingere sempre più in fretta e ha sborrato appena io avevo raggiunto il secondo orgasmo. Finora, tutto era andato bene.

CONTINUA

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