- Pubblicata il 24/11/2025
- Autore: Cornutodapino
- Categoria: Racconti erotici tradimenti

- Pubblicata il 24/11/2025
- Autore: Cornutodapino
- Categoria: Racconti erotici tradimenti
Vacanze a Vulcano - Arezzo Trasgressiva
Il primo giorno nell'isola,Io e mia moglie Mariella eravamo stesi sulla sabbia nera di vulcanello. Io mi ero appisolato,ad un tratto squilla il cellulare di mia moglie:
"Pronto? Chi sei? Pino? Pinonon ricordi lavoravi nel mio negozio, ciao Pinuccio come stai? Io sono a due passi da te in spiaggia, sono in vacanza a mare qui a Vulcano,appena di ho vista ti ho chiamato.Vedo che accanto a te c'è il cornuto. Se vuoi potremmo vederci domani pomeriggio, passo io a prenderti sono qui con la macchina. Perfetto dai ci aggiorniamo". Rivolta a me aggiunse:Hai sentito chi era? "era Pino lui domani si trova qui mi passerà a prendere mi vorrà sbatterecome ai vecchi tempi. Quindi domani pomeriggio starai solo".Magari al rientro ti raccontero il tutto,realizzerò il tuo desideri di riscopare con il mio ex.
Conoscendola, mi meravigliai il giorno seguente vederla indossare un vestitino corto mezza coscia e dei sandali tacco alquanto alto ma del resto mi dissi eravamo a mare e quella telefonata era piovuta idal cielo. La seguì con lo sguardo salutare Pino. Un brivido mi scosse e, senza saperne il motivo decisi di montare sulla bici che usavo per andare a comprare le sigarette e seguirli senza farmi notare.
Si fermarono in un baretto del centro per una bibita. Niente di strano se non fosse per quegli sguardi e sorrisini troppo confidenziali che si scambiavano. Finiti i drink si diressero alla macchina e lì dovetti assistere ad una scena che mi gelò. Mentre le apriva la portiera,Pino la cinse a sé e baciò. Immaginai una reazione brusca di mia moglie visto che poteva riconoscerla qualche nostro conoscente, invece Mariella ricambiò il bacio, concedendogli anche di insinuare la mani sotto al vestitino facendosi palpare gambe e culo.
Ripartiti continuai a seguirli fino a vederli sparire dentro il cancello di una villetta. Conoscevo bene il posto, la villetta, mi spinsi nella recinzione e, nascondendomi dietro delle alte siepi, guardai agghiacciato la scena che si stava consumando a bordo piscina.
Su di un grande materassino gonfiabile, mia moglie con addosso solo perizoma, tette al vento e scalza segava e succhiava il cazzo di Pino, che gradiva il trattamento con sonori gemiti. Lo vidi abbassarle il perizoma e cominciare a frugare con le dita nella figa. Nonostante avesse la bocca piena di cazzo, sentivo bene i mugugni di piacere di mia moglie che divennero urletti e parole di incitamento quando il maschio la mise in posizione dando vita ad un lungo 69.
La vidi fremere quando raggiunse l'orgasmo e poco dopo fu raggiunta da un paio di schizzi che le inondarono le tette.
Breve scambio di effusioni, e poi lei si diresse alla doccetta lavandosi di dosso la sborra che le aveva scaricato addosso il suo amante.Pino la raggiunse subito dopo e, posizionatosi dietro di lei, le baciava il collo insaponandole le tette col cazzo di nuovo duro che, senza tante esitazioni, le piantò in figa.
Mariella : “oh si così come sei duro lo sento”. Tornarono al materassino dove lei si mise a cavalcioni del cazzone, muovendosi molto lentamente.
M: “oh oh oh ahh si”. Istanti poi scese dal cazzo e lo segò. Si vede che tra i due c'era feeling e come in un copione ben studiato, senza dirsi nulla, lui la prese di lato tenendole la gamba alzata alternando colpi veloci a movimenti più lenti che portarono mia madre vicina all'orgasmo come confermava a gran voce:
M: “oh cazzo si mi fai venire me lo sento tutto mi stai sfondando, mi piace continua”.
Arrapato ancora di più a queste parole, Pino decise di sfondarla davvero mettendola con le gambe alte piegate alla testa. Il rumore delle palle che battevano al culo e le urla di godimento di mia madre rimarranno per sempre ad echeggiare nella mia mente. Così trattata, non le ci volle molto a venire ed ora se ne stava stesa nuda col respiro affannato a riprendersi da quella super monta.
Notai lui dirle qualcosa all'orecchio e lei sorridere ed annuire poi lui si diresse alla doccetta e si lavò per bene il cazzo pieno degli umori di mia moglie. L'aveva fatta sbrodolare per bene. Nonostante la doccia il cazzo rimase duro e svettava quando si sdraiò sul materassino. Intanto mia moglie aveva calzato i suoi sandali a zoccola ed il perizoma. Lo raggiunse gattonando e cominciò a leccargli il cazzo lentamente per tutta la lunghezza dell'asta, giocando intorno alla cappella, poi ventre e collo per poi scendere di nuovo verso quella mazza durissima. In un colpo solo lo portò alla bocca cominciando una magistrale pompa. Incitata dal suo amante aumentò il ritmo della pompata fin quando, con un urlo notevole,Pino le scaricò in bocca un fiume di sborra.
Con grande naturalezza lei lo sputò e tornò contenta a sorridere al suo amante.
Approfittai della loro entrata in casa per sgattaiolare via dalla villetta. Mi misi le mani in tasca a cercare l'accendino per fumare na sigaretta e notai qualcosa di viscoso. Senza neanche rendermene conto mi ero sborrato nelle mutande. Tornai a casa di corsa mi lavai ed uscii nuovamente trovandomi in riva al mare combattuto tra rabbia che mi spingeva ad affrontarla dirle che l'eccitazione di vederla montata a dovere e vederla anche felice mi ha fatto sentire un cornuto, per lei, per la soddisfazione che aveva provato manifestato per quella monta. Feci ritorno a casa dove la trovai in accappatoio appena docciata stesa con i piedi poggiati su di una sedia, volto sereno, gambe come sempre generosamente a vista. Non potei fare a meno di dirle quanto sei bella.
Mariella: “ ma grazie fatti dare un bacio”. Ricordai di quelle labbra piene di sborra.“Ehmm no forse meglio se te lo do io”.
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