- Pubblicata il 31/07/2025
- Autore: Marco
- Categoria: Racconti erotici scambio di coppia
- Pubblicata il 31/07/2025
- Autore: Marco
- Categoria: Racconti erotici scambio di coppia
Hotel Le Due Stanze - Arezzo Trasgressiva
Nella sala lounge di un boutique hotel nel cuore pulsante di Catanzaro, Marco e Giulia si incontrarono con Valentina e Alex, una coppia di escort dal fascino avvolgente. Il luogo era un crogiolo di lussuria e segreti, dove le luci soffuse erano superflue perché l'atmosfera era già intrisa di un'elettricità palpabile.
Marco, un uomo di quarant'anni dallo sguardo penetrante, non poté fare a meno di notare la sensualità disarmante di Valentina, la cui età di trentasei anni era solo un numero, data la sua esperienza e disinvoltura. Giulia, quattro anni più giovane di lui, era una donna dallo charme irresistibile, e il suo sguardo si incrociò con quello di Alex, un giovane uomo che incarnava il perfetto equilibrio tra virilità e raffinatezza.
Il gioco iniziò con un drink, un cocktail di sguardi e sorrisi che promettevano molto più di una semplice conversazione. Le parole erano superflue, poiché i loro corpi parlavano un linguaggio più antico e più diretto. Giulia sentì un brivido percorrerle la schiena quando Valentina le accarezzò la mano, un gesto che prometteva un'escalation di piacere.
Marco osservava la scena, sentendo il suo desiderio crescere. Alex, con un sorriso che era un invito aperto al peccato, si avvicinò a lui, e i loro corpi si sfiorarono, un contatto che mandò un chiaro messaggio. Era tempo di abbandonare la sala lounge e di lasciarsi alle spalle le ultime vestigia di formalità.
Salirono nella suite, una camera spaziosa dove il letto ampio sembrava aspettarli, pronto a diventare il teatro delle loro fantasie. Giulia si lasciò cadere sui cuscini, osservando con occhi languidi mentre Valentina si avvicinava, la sua bocca carnosa che prometteva piaceri inesplorati. Marco, meanwhile, felt the heat of Alex's body against his own, a warmth that seemed to promise a night of unbridled passion.
Valentina si chinò su Giulia, la sua lingua esperta che iniziava a tracciare un percorso di fuoco sulla pelle nuda della donna. Giulia gemeva, i suoi occhi fissi su Marco, che ora vedeva il desiderio ardere nei suoi occhi. La lingua di Valentina scese lentamente, trovando il centro del piacere di Giulia, che si contorceva sotto di lei, implorando più pressione, più velocità.
Marco, intanto, non era da meno. Alex si era girato, offrendogli il suo corpo in un gesto di totale abbandono. Marco prese possesso di Alex, la sua mano che scivolava lungo la curva del suo fondoschiena, trovando l'entrata calda e accogliente. Con un movimento deciso, Marco penetrò Alex, sentendo le sue natiche premere contro di lui mentre si spingeva più a fondo.
Giulia, ormai in preda agli spasmi del piacere, sentiva Valentina muoversi sopra di lei, la sua lingua che continuava a lavorare con una maestria che le toglieva il respiro. Allo stesso tempo, Marco e Alex si muovevano in un ritmo sincronizzato, il suono delle loro carni che si incontravano riempiva la stanza, unendo i loro gemiti in un coro di lussuria.
Il letto divenne una giostra di corpi intrecciati, una danza di lingue e membra che si cercavano e si trovavano. Giulia si girò, afferrando Valentina e attirandola in un bacio profondo, mentre Marco e Alex si scambiavano di posto, iniziando una nuova sequenza di piacere. Marco ora si trovava tra le gambe di Giulia, il suo cazzo duro che la penetrava mentre lei veniva montata con passione. Alex, nel frattempo, si godeva la bocca calda di Valentina, che lo ingoiava con una fame insaziabile.
La stanza era un vortice di gemiti e sussurri, un luogo dove il piacere era l'unica legge. I loro corpi si muovevano all'unisono, ogni tocco, ogni bacio, ogni penetrazione era un passo verso l'apice del piacere. Marco sentiva il calore di Giulia che lo avvolgeva, la sua figa stretta che si contraeva attorno al suo cazzo, spingendolo verso l'orgasmo.
Valentina, con un sorriso soddisfatto, si staccò da Alex, e con un movimento fluido, si avvicinò a Marco e Giulia, unendo le loro esperienze in un crescendo di passione. Le sue mani esploravano i corpi di entrambi, mentre la sua bocca passava dall'uno all'altra, unendo i loro sessi in un legame indissolubile.
Il ritmo aumentava, i loro respiri si facevano più affannosi, e poi, come una tempesta che raggiunge il suo apice, il piacere esplose. Marco sentì il suo seme salire e poi riversarsi dentro Giulia, un caldo creampie che li legava ancora di più. Alex, non da meno, raggiunse il suo apice, e con un grido di puro godimento, si lasciò andare, il suo sperma che schizzava su Valentina, segnandola come parte di questa notte di follia.
Esausti ma soddisfatti, i quattro si abbracciarono, i loro corpi sudatI e ancora tremanti per l'intensità dell'esperienza. La notte era ancora giovane, e mentre si avvolgevano in un abbraccio a quattro, sapevano che questa era solo la prima di molte avventure che avrebbero condiviso insieme.
Con un sorriso malizioso, Giulia prese la parola, "Chi ha detto che la borghesia è noiosa?" La stanza rise, e mentre le luci dell'alba iniziavano a filtrare dalle finestre, si resero conto che avevano appena scritto un nuovo capitolo nella loro vita, un capitolo pieno di lussuria, piacere e, soprattutto, libertà.
E così, nel cuore di Catanzaro, Marco e Giulia, insieme a Valentina e Alex, avevano trovato un'oasi di piacere, un luogo dove la passione non conosceva limiti e dove ogni incontro era un'avventura da scrivere. Con un ultimo bacio, si addormentarono, lasciando che il sole li cullasse nel sogno di altre notti come questa, altre notti di fuoco e desiderio.
Il giorno seguente, la suite era silenziosa. Le lenzuola erano un groviglio di corpi stanchi, profumi di pelle mescolati a quelli di champagne e desiderio. Giulia si alzò per prima. Si coprì con la camicia di Marco e si diresse verso il balcone.
Catanzaro era ancora assopita. Il sole timido del mattino accarezzava i tetti antichi, come se volesse ignorare ciò che era successo tra quelle pareti insonorizzate.
Giulia accese una sigaretta e osservò il fumo dissolversi lento. Sentiva il corpo ancora pulsare per tutto quello che avevano fatto, eppure, nel profondo, una sensazione nuova cresceva dentro di lei. Qualcosa che non aveva previsto. Una scintilla. Una... domanda.
"Ti va un caffè?" chiese una voce maschile alle sue spalle. Era Alex, nudo, con un sorriso rilassato. Sembrava perfetto, eppure… anche lui nascondeva qualcosa. Giulia lo guardò e rispose con un cenno. Poi, invece di parlargli, sussurrò quasi a se stessa: "A volte, perdersi nel piacere è il modo più facile per non affrontare ciò che ci manca."
Alex si bloccò. Non rispose. Fece solo un mezzo sorriso enigmatico. Giulia capì che anche lui stava fuggendo da qualcosa. Non c'era solo desiderio nei loro occhi: c'era solitudine.
Nel pomeriggio, Marco ricevette una chiamata.
«Avvocato Bernardi?» disse una voce femminile all’altro capo.
Marco si irrigidì. "Sì?"
«Il signor Alessandro De Luca ha usato una carta intestata al vostro studio ieri sera, per saldare una suite in contanti e prenotare altri due appuntamenti…»
Marco sentì il sangue gelarsi. Il nome De Luca era falso. Alex non era solo un escort. Aveva usato la carta aziendale di Marco. Come?
Mentre Marco rientrava nella suite, con un sorriso forzato sul viso, trovò solo Valentina. Nuda, bellissima, seduta sul letto. Giulia e Alex non c’erano.
“Dove sono andati?” chiese con calma, ma dentro era un turbine.
Valentina lo guardò, lo sguardo diverso. Non più sensuale. Distante. Professionale.
"Se ne sono andati. Alex ha avuto... un’urgenza."
Marco si avvicinò, ma lei si alzò lentamente, iniziando a vestirsi.
"Tu lo sapevi?" domandò lui.
Valentina sospirò. "Non tutto. Ma abbastanza da non sorprendermi."
"Era una truffa?" chiese Marco, sentendo la rabbia crescere.
Valentina si voltò, e per un attimo sembrò sinceramente addolorata. "No. Non per me. Per te forse sì. Ma Giulia… lei non è vittima. Lei era d’accordo."
Marco si bloccò.
Valentina gli porse una piccola chiave USB. "Ti conviene guardare questo. Poi decidi se vuoi ancora cercarli."
Due ore dopo, nel suo ufficio, Marco inserì la chiavetta nel computer.
Video, audio, foto.
Tutto ciò che era accaduto in quella suite. Ogni dettaglio. Ogni posizione. Ogni gemito. Registrati.
Un contratto firmato da Alex e... Giulia.
Accordo di collaborazione. Trattativa. Percentuali. Accesso ai dati bancari dello studio Bernardi.
Marco chiuse il portatile. Restò in silenzio. Lo sguardo fisso nel vuoto.
Poi si alzò. Prese il telefono.
Digitò un numero.
Rispose una voce.
"Parla," disse Marco, freddo.
"È andato tutto come previsto?" chiese la voce.
"Quasi troppo bene. Hanno pensato di fregare me... e invece si sono esposti loro."
Ci fu un silenzio. Poi una risata.
"Allora procedi con la denuncia?"
"No," rispose Marco. "Non ancora. Voglio vedere fin dove arrivano. Voglio sapere chi c'è dietro Alex. E voglio che Giulia capisca quanto può essere costoso giocare con chi ti ama."
Riattaccò.
Poi si versò un bicchiere di whisky.
Sul suo viso, nessun segno di dolore. Solo un sorriso sottile. Un gioco era iniziato. E lui non aveva mai perso.
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