• Pubblicata il
  • Autore: LESBISETERO 1.0
  • Categoria: Racconti lesbo
LESBISETERO - seconda parte - città Castel Volturno (Caserta)   - Arezzo Trasgressiva
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LESBISETERO - seconda parte - città Castel Volturno (Caserta) - Arezzo Trasgressiva

LESBISETERO - seconda parte - città Castel Volturno (Caserta)

Ero delusa dalle sue affermazioni. Anch'io avevo avuto delle storie etero, ma le avevo aperto il mio cuore e la mia vagina proprio per superarle definitivamente.
Comunque, c'erano ancora quasi due settimane per stare insieme e ho studiato una mia strategia per ingelosirla. Siccome andavamo in spiaggia tutti i pomeriggi, ho fatto amicizia con altre sue amiche e amici. Uno in particolare, Diego, era davvero "sano" e, mentre Gaia trascorreva un po' di tempo anche con un'altra ragazza di nome Lulù (che poi ho scoperto essere la sua girl del momento), io inciuciavo con lui.
Di notte, lei veniva sempre nella mia cameretta e facevamo sesso lesbo, però di giormo io stavo spesso sola con Diego che aveva ormai chiaramente una cotta per me. Durante i bagni in mare, a tarda sera, spesso noi femmine e maschi ci toglievamo slip e bermuda e, mezzi nudi, ci toccavano i genitali in mezzo ai pochi bagnanti ignari. Senza nascondermi più di tanto, una sera mi sono fatta scopare in acqua due volte da Diego col coito interrotto. Meno male che non sono rimasta incinta.
Dopo i primi 7 giorni lesbisexetero, quella notte Gaia e' entrata in camera mia appena i suoi sono andati a dormire. Era decisamente incazzata.
- Senti bella, non ti ho invitato a casa mia per farti scopare da Diego, chiaro? Credevo che fra noi due potesse nascere qualcosa di importante...
- Sei proprio un'ipocrita! Sei stata tu a dire che non ti sapevi decidere tra ragazze e ragazzi e poi scopro che non ti scopi un maschio, ma un'altra femmina, Lulù. Mi prendi per scema?
Per tutta risposta, mi ha spinto contro il muro, mi ha tirato su la minigonna, sfilato gli slip ed ha uniziato a masturbarmi la figa con violenza. Io facevo finta di essere incapace di reagire e mugolavo, sicura che la mia trappola stava funzionando. Subito dopo, ho sentito la sua bocca premere sulla mia e la sua lingua che cercava di entrare. In un primo tempo ho ricambiato quell'ennesimo bacio, ma poi l'ho afferrata per i capelli e l'ho tirata indietro.
- Ascoltami bene: con Diego è tutta una commedia, e mi sono fatta scopare solo per ingelosirti! Ci resta una settimana. Tu ti allontani definitivamente da Lulù e io mollo Diego. Diciamo ai nostri genitori una scusa o la verità, e andiamo a vivere insieme, qui oppure a Reggio Emilia. I primi tempi saranno duri, ma affitteremo un monolocale e faremo qualsiasi lavoro per auto-mantenerci. OK?
Gaia ha mormorato un sì, mi ha spogliata, si è spogliata e siamo finite a letto. Stavolta ho preso io l'iniziativa. Con la lingua ho sfiorato le sue grandi labbra e ho leccato e succhiato la clitoride costringendola a godere una, due volte consecutive. Il suo corpo vibrava di piacere e la sua pelle era ricoperta da goccioline di sudore. La sua vagina colava di secrezioni che ho bevuto avidamente stringendole le tette, per poi salire velocemente a baciarla, mescolando i suoi umori vaginali con la saliva e nostre lingue come a suggellare il nostro patto d'amore.
Da allora, siamo riuscite a mantebere le nostre promesse e ci siamo traferite a Reggio Emilia perchè qui è più facile trovere lavoro e lei è anni luce lontano da Lulù.

FINE

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09/10/2017 14:40

Mirko

TAVANTA GALATTICA!! W LA COMICITA!

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