• Pubblicata il
  • Autore: Alabaster
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In albergo - Arezzo Trasgressiva

Quando io e il mio ragazzo ci siamo rivisti avevamo programmato per l’occasione un viaggetto tra Roma e Firenze, per avere tutto il tempo per noi. Ho aspettato con ansia il momento del suo arrivo, di sera tarda. Io ero già nella camera d’albergo che ho prenotato. Anche i vestiti che indosso sono pensati per eccitarlo – anche se forse eccita più me averli addosso, sperando che lui me li tolga presto. Indosso un vestitino nero a maniche lunghe, senza reggiseno, e da sotto calze autoreggenti di cotone pesante (un po’ come quelle da studentessa di college). Il solo fatto di sentire la stoffa sfregare sui miei capezzoli me li fa indurire, immaginando il momento in cui lui me li succhierà. Sento il cuore che batte e il sangue che pulsa nelle mie parti basse, che sono ansiose di essere possedute dal mio uomo gli salto addosso appena entra in camera. Dopo un po’ di conversazione, quasi casualmente, metto le mani sotto la gonna e mi sfilo le mutandine, lanciandogliele in faccia. Ci baciamo abbracciandoci così stretti da non poter quasi respirare. Il bacio dura a lungo, ci mangiamo a vicenda. Lui ha già le mani sul mio seno e si è accorto che da sotto non ho niente, ma non mi infila subito le mani nella scollatura. Con un sorriso malizioso, comincia a mordicchiarmi i capezzoli sopra il vestito. Mi fa impazzire, vorrei la sua lingua ovunque… “Leccami” lo imploro alzandomi la gonna e mostrandogli la mia fica già umida ed eccitata “Leccami qui, ti prego”. Gli accarezzo i capelli. Lui non risponde nemmeno e si lancia tra le mie gambe aperte. Erano giorni che sognavo questo momento. Il suo respiro e la sua lingua calda…mi lecca affamato, prima fuori, poi infilando la lingua dentro, poi mi infila le dita dentro e passa a succhiarmi il clitoride. Allora lancio un piccolo grido, inarco il bacino e lo prendo per i capelli spingendolo ancora di più contro di me. Ci guardiamo intensamente. Amo vederlo con la faccia tra le mie gambe, i suoi occhioni grigi mi invitano alla porcaggine più sfrenata. Ho la bocca aperta perché sto ansimando, ma di colpo mi viene una voglia matta di riempirla. “Dammi il tuo cazzo…lo voglio in bocca” Lui subito cambia posizione e mi si mette sopra, presentandomi il suo bel cazzo, dritto e caldo, davanti alla faccia. Io apro la bocca e gli accarezzo il frenulo con la punta della lingua. Con una mano mi afferra dietro la testa e con l’altra me lo infila delicatamente, ma con decisione, in bocca. Quando mi comanda così mi fa arrapare da morire! Lo lecco, ne succhio la punta, poi comincio a succhiare con foga. Lui comanda i movimenti e me lo spinge in gola, ma io non smetto di guardarlo negli occhi e lui cerca di non rompere il contatto visivo; è come una sfida, ma lui non può trattenere i gemiti di piacere e sussurra “Mi farai impazzire…” Dopo un po’ non ce la fa più e decide che è arrivato il momento di scoparmi. Mi prende per i fianchi e mi mette a pecora, con la faccia contro il muro. Io sto morendo dalla voglia di averlo dentro di me e mi allargo le natiche e le labbra della fica con le mani, sollecitandolo a infilarmelo proprio lì. Lui entra piano, ma appena è dentro mi stringe i fianchi e comincia a spingere con tutte le sue forze, dentro e fuori. Io comincio a urlare e assecondo i suoi movimenti, niente mi fa urlare più dell’essere scopata violentemente in quella posizione! E più io urlo più lui spinge, come se volesse spaccarmi in due, si aggrappa con entrambe le mani ai miei seni e mi tira i capezzoli, mi morde sul collo e geme rabbioso come un animale. Mi sussurra “Voglio sentirti mentre vieni” e comincia a strofinarmi il clitoride sempre più forte. Io mi sento totalmente dominata da lui e inerme in preda al piacere, con la faccia affondata nel cuscino, il culo all’aria e le cosce spalancate mentre vengo trapanata dal suo cazzo e contemporaneamente stimolata dalle sue dita che scivolano veloci su e giù, dato che lì sono completamente fradicia. Raggiungo l’orgasmo urlando senza ritegno e dopo pochi secondi viene anche lui, si tira fuori da me e mi inonda la schiena di sborra calda. Non ne abbiamo ancora avuto abbastanza…mentre siamo stesi uno affianco all’altra sul letto per riposarci, io ancora un po’ eccitata comincio a sussurrargli nell’orecchio le mie fantasie sconce che comprendono lo schienale di quel letto d’albergo, che sembra perfetto per legarci qualcuno. Lui freme mentre io parlo e dopo un po’ mi interrompe “Mi è venuto duro di nuovo…”, allora allungo una mano e comincio a masturbarlo. La mattina dopo ci siamo un po’ vergognati di aver tenuto sveglie le signore della camera affianco alla nostra…

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