GAIA... LA TROIA - parte terza - Fano (Pesaro) - Arezzo Trasgressiva

GAIA... LA TROIA - parte terza - Fano (Pesaro) - Arezzo Trasgressiva

GAIA... LA TROIA - parte terza - Fano (Pesaro)

Niente da fare, l’ho sentita scendere verso il cazzo pulsante, leccarmi la cappella gonfia, poi la sua lingua vibrare sul filetto eeee... ho scaricato un fiume di sborra con uno spasmo incontrollabile.
Mi son detto: "Ecco fatto, bella figura di merda! Chissa cosa penserà di me...". Eppure, al contrario di ciò che mi aspettavo, la Gaia non ha fatto una piega, anzi si è bevuta tutto fino all'ultima goccia. Sembrava addirittura soddisfatta, ma io non ero tranquillo.
Cosa poteva succedere ancora? Perchè la regina delle gnocche mi aveva portato a casa sua e aveva fatto un pompino a me, il principe degli sfigati? Mi aveva ripreso col telefonino e mi voleva sputtanare? Ero su "Scherzi a parte"? Boh, in ogni caso anche per lei non sarebbe stata una gran pubblicità, perciò... "Carpe diem"! In fondo, cosa avevo da perdere?
Ormai l'appartamento si era riscaldato, le ho chiesto di andare in camera da letto, di nascosto ho posizionato il mio smartphone sul comò, ho acceso la fotocamera e ho messo Gaia a cosce aperte. Mi sono chinato e ho iniziato a baciarla sulla pancia, sul pube e sulla passerona. Era umida, non direi bagnata ma umida sì, forse la trappola (se trappola era) era andata fuori controllo, forse si era eccitata davvero. Ho piantato la mia bocca sulla sua vulva, bella, carnosa e l'ho aperta con la lingua. L'ho leccata dappertutto mentre lei taceva e lasciava fare. Qualche gemito, nulla di più. Però, quando mi sono concentrato sul clitoride, la musica è cambiata.
Ho cominciato a stringerlo delicatamente con le labbra, Vedevo la figa ungersi di umori e della mia saliva, e Gaia non riusciva più a gestire la situazione. Sentivo la sua voce soffocata che emetteva gridolini e diceva frasi incomprensibili. Sembrava essere entrata in una dimensione diversa dalla supermegaipergnocca che ordina e decide, uno spazio segreto di femmina animale che gode e si lascia andare oltre ogni limite.
Speravo di farla restare così a lungo, ma presto ho avvertito il suo orgasmo precipitare, anticipato dal caldo rossore, dai fianchi che si sollevavano spasmodicamente e dal suo violento spingere la mia bocca contro la figa.
Avrei tanto voluto poter osservare il suo viso mentre godeva però, con la faccia spalmata tra le sue cosce, non ci riuscivo.

CONTINUA

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!

Non ci sono commenti

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati