• Pubblicata il 06/05/2014
• Autore: Alessandro

Fantasia realizzata - Arezzo Trasgressiva

Questa storia ci è successa a metà aprile. Preciso che mia moglie, 43 anni, è amante dei pompini, e di solito s’intrufola nel box doccia, mentre mi lavo al rientro dal lavoro, per darmi il suo personale benvenuto. Quella sera caso volle che un collega fece guasto alla macchina e mi chiese il favore di ospitarlo mentre il meccanico la riparava. Mi chiese la gentilezza di una doccia, e nel mentre scesi per ordinare tre pizze. Mia moglie non c’era, la sera andava in palestra, al suo ritorno, sentendo la doccia in funzione, pensò fossi io. Come solito si comportò normalmente da brava troietta, come le dico sempre, e facendo per aprire la doccia, disse che era pronta per prenderlo in bocca. Rimase impietrita vedendo invece il mio amico, che come seppi era in erezione. Al mio rientro s’incazzò con me come mai non l’avessi avvertita, le dissi di controllare i messaggi che le avevo mandato, una veloce controllata e verificò la loro presenza. Non li aveva letti. Intanto il mio amico, uscito in accappatoio, si profuse in scuse, chiarito l’inconveniente, gli diedi una tuta e lo lasciai in camera a vestirsi. Nel mentre abbracciai mia moglie e le dissi che non era successo nulla, lei mi guardò e ci baciammo. Battei il ferro caldo e sussurrandole le chiesi se lo aveva grosso, lei sorrise e mi disse che ero porco. Insistetti chiedendole se lo volesse succhiare, mi guardò con sorpresa senza commentare, e allora terminai l’affondo dicendole che dopo la pizza avrebbe fatto un pompino a entrambi. Durante le nostre scopate avevamo spesso questa fantasia, lei si eccitava da matti arrivando al punto di dirmi che si sarebbe fatta sodomizzare da un altro cazzo. Mi guardò sempre più stranita, finii baciandola e dicendole che l’avremmo scopata in due. Chiuse gli occhi, sospirò e mi strinse. Era fatta, avremmo realizzato la nostra fantasia. Di sicuro era già bagnata. Finita la pizza e preso il caffè, presi per mano mia moglie e ci abbracciammo in mezzo al salone, con calma le presi la testa e la feci inginocchiare, mi tirò subito fuori il cazzo e iniziò a succhiarlo. Il mio amico ci guardava a bocca aperta, lasciato un attimo il mio cazzo, mia moglie lo invitò a unirsi a noi. Prima riluttante ma poi deciso si avvicinò, la sua eccitazione non mancò di farsi vedere gonfiando i pantaloni della tuta. La mia troietta non esitò, un secondo dopo lo aveva in bocca sino alle palle. Era bello vederla con la bocca piena, la nostra fantasia si realizzava, ero eccitato da paura, senza indugiare feci sedere l’amico, lei si mise alla pecorina e la chiavai facendola urlare mentre ingoiava il cazzo del mio amico. Venimmo insieme riempiendola in fica e in bocca. Sapevamo che non sarebbe finita così, lo avevamo immaginato tante volte. Lei fece una doccia, il mio amico mi chiese come mai questa situazione, gli sorrisi rispondendogli che il bello sarebbe arrivato dopo. Infatti, dopo un drink, la mogliettina ce li riprese in bocca, poi volle esser leccata, toccò all’amico, riprendemmo la posizione precedente scambiandoci le posizioni. A me il pompino e lui se la chiavava. Mentre si faceva scopare, lei mi guardò interrogativamente, capii, chiesi all’amico di incularla. Mi prese un groppo in gola, ma ormai volevo vederla inculata. Mentre se lo prendeva nel culo, io le venni in bocca, la lasciai china sul divano mentre si faceva inculare. Lei venne a raffica per tre o quattro volte, l’amico le venne sulla schiena. La serata finii con soddisfazione di tutti, il mio amico mi promise che la prossima volta sarei stato io a far guasto nella sua città! Mia moglie era bellissima, soddisfatta e piena in ogni posto. Mentre ci coricavamo mi strinse forte ringraziandomi della serata. Morale: a volte conviene avere le corna volutamente e avere la moglie soddisfatta e pronta a ogni nostro desiderio.

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